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REGIONE. LEGGE COMMERCIO, CONFESERCENTI: «NO A CAVALLI DI TROIA, TUTTI DIFENDANO ACCORDO FATICOSAMENTE RAGGIUNTO»
Pescara – «Siamo l’unica associazione del terziario che, per statuto, non associa la grande distribuzione, e per anni abbiamo combattuto praticamente in solitudine il far west che ha portato l’Abruzzo a diventare l'eldorado dei centri commerciali. Solo grazie alla nostra testardaggine, a maggio 2010 è stato raggiunto faticosamente un accordo fra piccole e medie imprese, grande distribuzione, sindacati e consumatori che consente di bloccare per due anni l’apertura di nuovi centri commerciali e riportare nelle conferenze dei servizi le decisioni sugli orari commerciali: è stata una conquista di civiltà e di trasparenza. Chi prova ad aprire brecce in questo quadro si assume la responsabilità non solo di calpestare le regole, ma anche di prestare il fianco allo smantellamento degli accordi, aprendo di fatto una nuova stagione che manda al macero il confronto con le imprese, la regolamentazione e la programmazione». Lo afferma la Confesercenti abruzzese.«Proprio per evitare quelle fughe in avanti che in passato hanno penalizzato la piccola e media distribuzione – sottolinea Confesercenti – abbiamo pubblicamente apprezzato il messaggio del consigliere Maurizio Acerbo, contestandone però il metodo: il suo tentativo, giusto, di ridurre le aperture domenicali rischiava di consegnare l’alibi a chiunque di poter presentare, come egli ha fatto, proposte che all’improvviso e senza la necessaria concertazione smantellano le regole faticosamente scritte. Ma soprattutto riaprire oggi il dibattito attorno agli orari rischia di mettere in secondo piano quello che invece per noi è il tema centrale: bloccare l’apertura di nuovi centri commerciali. Le Pmi vanno sostenute sempre, non solo quando fanno notizia». Ora, sottolinea Confesercenti, «salutiamo con favore il ritorno in commissione, il luogo istituzionalmente eletto per discutere di questa materia, e dove abbiamo già chiesto di essere auditi».
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