|
SULMONA. STUDI DI SETTORE, CONFESERCENTI: «VALLE PELIGNA PENALIZZATA, INTERVENGANO REGIONE E PARLAMENTARI»
Sulmona, 26 febbraio - «Da anni l’economia della Valle Peligna è fra le più disastrate d’Abruzzo. Ma le imprese di questo territorio sono costrette a pagare imposte secondo studi di settore che classificano questo territorio come se fosse fra i più ricchi. La situazione sta diventando insostenibile». Torna a denunciarlo, dopo la mobilitazione delle scorse settimane, Alfredo Pagliaro, presidente provinciale di Pmi Confesercenti L’Aquila.
«Per le piccole e medie imprese di questo territorio si tratta di una vera e propria vessazione» dice Pagliaro, «perché la crisi dell’industria si ripercuote anche sul commercio, sull’artigianato, sui servizi. È necessario che i parlamentari abruzzesi e la Regione si mobilitino affinché gli studi di settore vengano rivisti e adeguati alla reale condizione dell’economia di questo territorio. Rafforzeremo su questo punto la collaborazione anche con i professionisti in prima linea al fianco delle imprese, a partire dai commercialisti, perché per le piccole e medie imprese si tratta di una questione vitale. Ed è necessario al contempo» chiede il presidente della Confesercenti aquilana «che la Regione rafforzi i fondi per le attività produttive, perché il futuro delle aree interne si gioca proprio sulle piccole e medie imprese, e con l’ingresso degli accordi internazionali di Basilea 2 sarebbe impossibile per le Pmi accedere al credito senza il supporto delle cooperative di garanzia. Per questo» conclude Pagliaro «dopo la crisi dell’industria pesante, non si possono condannare a morte interi territori pugnalando anche le Pmi».
E' per questo che Pmi Confesercenti annuncia lo stato di agitazione delle piccole e medie imprese della Valle Peligna.
|
|