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STOP A CENTRI COMMERCIALI, SODDISFAZIONE DI CONFESERCENTI, «MA CONTINUA L’IMPEGNO PER SUPERARE LA DEREGULATION DEGLI ORARI»
Pescara, 13 novembre – «Siamo fortemente soddisfatti per la revoca, con valore retroattivo, delle norme urbanistico-commerciali con abolizione delle deroghe Prusst per il commercio, che liberalizzavano l’insediamento dei centri commerciali in questa regione. Speriamo che sia l’ultima volta che il mondo del commercio venga costretto alla mobilitazione contro questo tipo di sveltine a favore della grande distribuzione, che ciclicamente si verificano in Consigli regionali con maggioranze diverse. La forte mobilitazione delle imprese commerciali abruzzesi, culminate nella giornata di protesta dell’8 novembre promossa da Confesercenti in tutto Abruzzo, ha dimostrato la sua efficacia». Lo affermano il presidente regionale di Confesercenti Beniamino Orfanelli ed il segretario Enzo Giammarino, alla fine di una lunga giornata aquilana nella quale decine di imprenditori hanno voluto presidiare il Consiglio regionale. «La vittoria è stata il frutto di un lavoro compiuto da Confesercenti in sinergia con i sindacati, con molti sindaci, con ampie fette di consumatori: il commercio» dicono Orfanelli e Giammarino «è uscito dal suo storico isolamento ed ora porta a casa una prima, importante vittoria. Va dato atto alle forze politiche di aver dato luogo oggi ad una seduta del Consiglio regionale degna e capace di discutere in chiaro, con il rispetto che merita, le problematiche di un settore che conta 83 mila occupati, deliberando all’unanimità la revoca di un provvedimento dannoso dal punto di vista della forma e della sostanza».
«La soddisfazione di oggi» dicono i due massimi dirigenti dell’organizzazione produttiva «non ci impedisce tuttavia di manifestare rammarico e contrarietà per il mancato superamento della deregulation sugli orari commerciali. È stata un’occasione persa. Per questo il nostro impegno continuerà nella direzione di una legge di settore che dovrà essere approvata in tempi rapidi e che dovrà rappresentare un elevato punto d’intesa fra le esigenze delle imprese commerciali, dei lavoratori e dei consumatori».
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