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PESCARA. PRIMO GIORNO DI TARGHE ALTERNE: «ATTIVITA' FERME, PAGANO SOLO LE PICCOLE IMPRESE»
Pescara, 12 gennaio - «La prima giornata di targhe alterne ha portato ad una evidente riduzione delle vendite dei negozi e delle attività artigianali di Pescara, anche perché gli unici a non poter circolare erano praticamente gli artigiani e gli esercenti, i liberi professionisti ed i clienti di queste categorie. In molti casi i titolari hanno preferito non tenere aperte le attività e mandare a casa il personale. Un sacrificio che non porterà benefici all'aria che respiriamo». Lo affermano Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti di Pescara a chiusura della prima giornata con l'ordinanza sulle targhe alterne in vigore. «Il bilancio è negativo - dicono i vertici delle confederazioni - e a pagare sono stati solo i piccoli imprenditori con i mancati incassi di questa giornata. I pescaresi e i cittadini dei Comuni limitrofi sono stati letteralmente terrorizzati e hanno preferito non entrare in città: ci chiediamo a cosa sia servita questa inutile dimostrazione di autorità da parte dell'Amministrazione in una città sferzata da un vento eccezionale ed alla vigilia di una tornata di maltempo annunciata da tutti i sistemi di calcolo metereologico. Il prezzo pagato per le targhe alterne - concludono le cinque associazioni di categoria – è una tassa occulta che il Comune di Pescara ha scelto di imporre alle piccole imprese in risposta alla collaborazione dimostrata dalle stesse imprese in tante occasioni nelle quali si sono autotassate per animare le strade e le piazze di questa città, supplendo in questo al ruolo istituzionale».
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