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COMMERCIO. SCIOPERO DIPENDENTI, CONFESERCENTI: “PRONTI A DIALOGO, PROBLEMI PMI DIVERSI DA GRANDE DISTRIBUZIONE”

Pescara, 6 novembre – «Nelle piccole aziende il rapporto con i dipendenti è di natura quasi familiare, e dunque comprendiamo il disagio dei nostri collaboratori. Tuttavia per un piccolo negozio pagare oltre mille euro l’anno in più per ogni dipendente, come accettato da altre organizzazioni datoriali, in questa fase è davvero complicato». Lo affermano i presidenti di Confesercenti Pescara, Raffaele Fava, e di Confesercenti Chieti, Franco Menna, in riferimento allo sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori contro il mancato rinnovo del contratto commercio, distribuzione e servizi. «I volumi d’affari e le possibilità della grande distribuzione sono ben diversi da quelli del commercio al dettaglio – dicono Fava e Menna – e non abbiamo compreso la fuga in avanti di altre organizzazioni datoriali, a causa della quale molte piccole aziende si ritroveranno, quasi a loro insaputa, ad essere costrette ad un aumento improvviso del costo del lavoro. La Confesercenti non ha chiuso il dialogo con i sindacati: abbiamo proposto l’erogazione dell’aumento salariale con modalità e tempistiche che tengano conto della difficile crisi che le piccole aziende stanno ancora attraversando e che, per quanto ci riguarda, non può essere proprio ignorata. Vale la pena ricordare che nonostante l’inizio di una ripresa dei consumi delle famiglie, il commercio al dettaglio, soprattutto di piccola dimensione, continua a vivere una situazione di sofferenza. Siamo inoltre convinti che debba essere promosso anche un nuovo modello di bilateralità più adeguato alle esigenze delle piccole imprese e dei lavoratori che possa favorire una maggiore razionalizzazione e finalizzazione delle risorse e favorire meccanismi di “staffetta generazionale”, che assume sempre di più i connotati di una emergenza sul fronte della competitività. La Confesercenti ribadisce l’apertura alle organizzazioni sindacali provinciali a valutare contratti territoriali o aziendali, già sperimentati in molti casi, e che possono essere una risposta concreta alle esigenze sia delle piccole e medie aziende commerciali che dei loro dipendenti».



 

 
           
 
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notizia pubblicata il 11/6/2015

 
     
 
   

 

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