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PESCARA. NEGOZIANTI CHIAMATI A PAGARE CANONE RAI SE HANNO PC, PROTESTA CONFESERCENTI: «ASSURDO E INGIUSTO»
Pescara, 20 febbraio – «Gli strumenti che le istituzioni scelgono per far uscire l’Italia dalla crisi continuano a lasciare stupefatti. Dopo aver pensato di liberalizzare gli orari trasferendo altre quote di mercato verso la grande distribuzione, ora si chiede ai commercianti ed agli artigiani che hanno un pc o un palmare di pagare il canone Rai. Si tratta di una scelta ingiusta, assurda, incomprensibile contro la quale ci opporremo in tutte le forme». Lo afferma la Confesercenti di Pescara attraverso il suo presidente Bruno Santori ed il direttore Gianni Taucci. «La direzione nazionale di Confesercenti ha già posto un quesito formale al ministero dello Sviluppo economico – dicono Santori e Taucci – perché riteniamo che si tratti di una formula senza alcun senso. D’altronde chi ha già ricevuto la cartella parla di cifre che superano i 400 euro anche se si possiede solo un pc. Si tratta di vera vessazione ai danni delle imprese: siamo tornati alle vecchie logiche delle piccole attività prese come “bancomat” cui attingere in caso di bisogno. Ma le imprese hanno esaurito la pazienza, oltre che le riserve, e ci opporremo a questo ennesimo schiaffo».
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