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BALNEARI, FIBA: “RISOLUZIONE EUROPARLAMENTO APRE SPERANZE, ORA PAROLA A GOVERNO”
Pescara, 19 ottobre – “La risoluzione approvata pochi giorni fa dal parlamento europeo dà una nuova speranza alla nostra categoria: ora il pallino è nelle mani del governo italiano e i parlamentari abruzzesi hanno il dovere di fare il loro compito”. Lo afferma la Fiba-Confesercenti d’Abruzzo, che si mantiene in queste ore in contatto con gli uffici comunitari. Il parlamento europeo ha infatti approvato una risoluzione che i balneari abruzzesi definiscono storica: “Nel testo approvato”, spiegano i vertici dell’associazione, “si parla esplicitamente del turismo balneare come peculiarità e si parla di ripercussioni sulle piccole e medie imprese. Quello che noi diciamo da due anni, e che troppe volte esponenti del governo nazionale hanno detto di condividere non facendo seguire però alle parole neppure un singolo atto concreto”. Ora la palla, spiega la Fiba-Confesercenti abruzzese, “è nelle mani del governo italiano, e i parlamentari abruzzesi hanno un ruolo determinante. Abbiamo già iniziato una serie di incontri diretti con i singoli parlamentari e li contatteremo uno ad uno, perché facciano la loro parte ed esercitino sul governo italiano tutte le pressioni di cui sono capaci per evitare la morte di 800 piccole e medie imprese abruzzesi in salute, gestite da famiglie, capaci di dare reddito e occupazione”.
Ecco il testo del dispositivo:
Risoluzione del Parlamento europeo del 27 settembre 2011 sull'Europa, prima destinazione turistica mondiale – un nuovo quadro politico per il turismo europeo (2010/2206(INI))
Il Parlamento Europeo:
(…)
ribadisce l'importanza del turismo balneare come peculiarità di alcune regioni costiere europee; invita la Commissione a valutare se la direttiva 2006/123/CE abbia ripercussioni negative sulle PMI di questo settore e, se lo ritiene necessario, a proporre misure per attenuare tali ripercussioni e garantire che le caratteristiche specifiche di questa categoria professionale siano prese in considerazione nell'applicazione della direttiva; invita inoltre gli Stati membri a valutare, in cooperazione con le autorità competenti, l'introduzione di misure compensative per attenuare i danni causati agli operatori turistici dall'introduzione di una nuova legislazione che comporta la perdita dei diritti acquisiti e causa perdite correlate a investimenti non ammortizzati destinati a rinnovare o adeguare le sue strutture nel rispetto della legislazione precedentemente in vigore; ritiene che tali misure siano necessarie al fine di salvaguardare gli investimenti degli operatori e migliorare la qualità del servizio alla clientela.
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