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BALNEARI, OLTRE 500 IMPRENDITORI ALLA I BALNEATORI D'ABRUZZO IN CORTEO, FIBA E SIB «ORA FRONTE COMUNE CON TUTTO L’ADRIATICO»

BALNEARI, OLTRE 500 IMPRENDITORI ALLA MANIFESTAZIONE FIBA-SIB
«ORA FRONTE COMUNE CON TUTTO L’ADRIATICO»

Pescara, 28 febbraio – Un lungo e rumoroso serpentone, con centinaia di autovetture, ha percorso questa mattina le strade di Pescara e Montesilvano per lanciare il grido d’allarme sul rischio-chiusura per le 800 imprese balneari abruzzesi e le 28 mila presenti in tutta Italia. A promuovere la manifestazione sono state la Fiba-Confesercenti e il Sib-Confcommercio, le due organizzazioni più rappresentative, che associano circa il 90 per cento della categoria presente in massa, questa mattina, a Pescara.
Ombrelloni, sdraio, pattini e attrezzature da spiaggia sono stati oggi i protagonisti della manifestazione. «Il governo ha deciso di svendere le spiagge italiane ai colossi internazionali, uccidendo la tipicità italiana e il lavoro di 28 mila aziende sane» ha detto il presidente di Fiba-Confesercenti Antonio La Torre aprendo i lavori dell’assemblea organizzata all’interno dell’auditorium Castellamare, gremito di oltre 500 imprenditori per la manifestazione centrale della giornata di mobilitazione, «qui nessun dipendente è stato mandato in cassa integrazione ma oggi non sappiamo cosa sarà di noi. Lotteremo fino alla fine per salvare mezzo secolo di imprenditorialità». «Le piccole e medie imprese balneari sono l’ultimo argine contro il grande capitale finanziario e contro la penetrazione della malavita» ha sottolineato Riccardo Padovano, presidente del Sib-Confcommercio, «la bozza di risoluzione che ci ha presentato il ministro Fitto è inaccettabile. I turisti scelgono le nostre spiagge per la tipicità italiana, non certo per ritrovarsi a mangiare hamburger e patatine fritte».
Alla manifestazione hanno partecipato molti rappresentanti delle istituzioni. Dal senatore Giovanni Legnini (Pd) al deputato Amedeo Ciccanti (Udc), dall’assessore regionale al turismo Mauro Di Dalmazio ai rappresentanti dei Comuni di Pescara, Vasto, Giulianova, Silvi e della Provincia di Chieti.
Dalla manifestazione è nato un coordinamento dei balneatori dell’Adriatico, che si propone di unire le forze degli eletti di tutti i partiti nel parlamento italiano ed escludere le imprese balneari dalla direttiva Bolkestein che rischia di mettere all’asta il turismo made in Italy. «Chiediamo subito che nasca un coordinamento adriatico anche dei parlamentari» ha sottolineato il direttore regionale di Confesercenti Enzo Giammarino «perché questo è il momento di agire insieme».



 

 
           
 
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notizia pubblicata il 2/22/2011

 
     
 
   

 

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