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SANITA’, CONFESERCENTI: «RIFORMA NECESSARIA, SI LIBERINO RISORSE SENZA UMILIARE I TERRITORI»
Pescara, 30 luglio – «La sanità abruzzese deve spendere quello che incassa, senza fare debiti, come qualunque impresa privata. E per questo è necessario che tutte le forze politiche trovino un’intesa per riformare un sistema non più sostenibile: è urgente liberare risorse per lo sviluppo». Lo afferma la Confesercenti abruzzese, intervenendo sul piano di riordino della rete ospedaliera in discussione in questi giorni.
«Condividere il piano con gli altri attori sociali e istituzionali» sottolinea il presidente di Beniamino Orfanelli «vuol dire risparmiare all’Abruzzo mesi e mesi di liti e istituzioni bloccate, l’ultima cosa di cui si avverte la necessità: qui c’è urgenza di rilanciare l’economia, salvaguardare le imprese e l’occupazione, perché la crisi economica non è affatto conclusa e la Regione ha il dovere di guidare la ripresa».
«L’Abruzzo non può permettersi un sistema sanitario basato su una rete così capillare di ospedali» dice il direttore Enzo Giammarino, «è necessario prevedere una efficace gerarchia di funzioni fra presidi e distretti in modo da non lasciare scoperto alcun territorio. L’Abruzzo ha bisogno di risorse economiche da investire nello sviluppo, con una assunzione corale di responsabilità: per questo crediamo sia necessario che il commissario della sanità Chiodi discuta il piano con l’opposizione, i sindaci e le forze sociali, nella consapevolezza» prosegue il direttore di Confesercenti «che una riforma drastica è necessaria per togliere privilegi, riequilibrare il rapporto fra pubblico e privato che in Abruzzo è squilibrato, e affinché le imprese possano essere liberate dal mix micidiale di tassazione elevata e zero risorse per lo sviluppo, che impedisce una ripresa dell’economia».
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